Il disciplinare della gara, a pag. 9, riporta che “trattandosi di appalto avente per oggetto Beni Culturali, gli elaborati a corredo dell’offerta tecnica migliorativa, pena l’esclusione, devono essere necessariamente sottoscritti da professionista competente ai sensi del DM 22/08/2017, n° 154.”. Più specificatamente, si rimanda all’art. 22 della citata norma, rubricato ‘Progettazione, direzione lavori e attività accessorie’. Tuttavia, trattandosi di lavori con una certa connotazione tecnica, l’O.E. può valutare di far curare il progetto delle migliorie da un gruppo di lavoro, anche assortito, comprendente, se ritenuto, più figure professionali, nell’ottica della multidisciplinarità, nel rispetto di quanto indicato nel parere della Soprintendenza (disponibile tra gli allegati disponibili sul Portale TUTTOGARE) che pone il riferimento al R.D. 2537/1925. Per quanto riguarda l’ultima parte del quesito (e/o da un restauratore iscritto nell’elenco dei restauratori di beni culturali, in quest’ultimo caso è richiesto uno specifico settore di competenza?) si ritiene condivisibile la necessità di coinvolgere, in sede di progettazione delle migliorie, figure competenti che abbiano mmaturato esperienza in relazione alla tipologia di opere oggetto della gara e quindi di miglioria qualitativa. In tal senso, quindi, si invitano gli O.E. interessati a prendere atto al fine di predisporre e presentare un’offerta compiuta e corretta.

Il disciplinare della gara, a pag. 9, riporta che “trattandosi di appalto avente per oggetto Beni Culturali, gli elaborati a corredo dell’offerta tecnica migliorativa, pena l’esclusione, devono essere necessariamente sottoscritti da professionista competente ai sensi del DM 22/08/2017, n° 154.”. Più specificatamente, si rimanda all’art. 22 della citata norma, rubricato ‘Progettazione, direzione lavori e attività accessorie’. Tuttavia, trattandosi di lavori con una certa connotazione tecnica, l’O.E. può valutare di far curare il progetto delle migliorie da un gruppo di lavoro, anche assortito, comprendente, se ritenuto, più figure professionali, nell’ottica della multidisciplinarità, nel rispetto di quanto indicato nel parere della Soprintendenza (disponibile tra gli allegati disponibili sul Portale TUTTOGARE) che pone il riferimento al R.D. 2537/1925. Si ritiene condivisibile la necessità per l’O.E. di coinvolgere, in sede di progettazione delle migliorie, figure competenti che abbiano maturato esperienza in relazione alla tipologia di opere oggetto della gara e quindi di miglioria qualitativa. In tal senso, quindi, si invitano gli O.E. interessati a prendere atto al fine di predisporre e presentare un’offerta compiuta e corretta.

Il quesito, sebbene posto in poche righe, appare piuttosto articolato e ricomprende molteplici argomenti. Il requisito di “conservazione e restauro di opere d’arte” è di tipo ‘generale’ e attiene all’iscrizione dell’O.E. alla Camera di Commercio. Esso discende dal Titolo II, Capo I, art. 5 del DM 22/08/2017, n. 154 (Regolamento concernente gli appalti pubblici di lavori riguardanti i beni culturali tutelati ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42), cui necessariamente si rimanda. Nel quesito si chiede “di conoscere se tale requisito sia a pena di esclusione e se possa essere oggetto di subappalto”. Per quanto riguarda la prima parte della domanda, si rappresenta che detto requisito (iscrizione alla Camera di commercio) è a pena di esclusione dalla procedura di gara. Per quanto riguarda la seconda parte, la domanda sembra posta male, dato che un requisito generale non può essere oggetto di subappalto. Si soggiunge, infine, con specifico riferimento all’ultima parte del quesito (…, tenuto conto che, ai fini della qualificazione non dovrebbero esistere ulteriori richieste che non fossero l’idonea qualificazione SOA.), che la norma citata indica ciò che occorre ai fini della qualificazione, discendendone che quanto richiesto è coerente con l’ordinamento giuridico vigente in materia di appalti pubblici riguardanti i beni culturali tutelati ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. In tal senso, quindi, si invitano gli O.E. interessati a prendere atto al fine di predisporre e presentare un’offerta compiuta e corretta.